
A Malta ormai si respira l’aria delle prove generali in attesa di quel fatidico 1° gennaio 2018 che segnerà l’inizio di un percorso di 12 mesi in cui l’isola che c’è ricoprirà il ruolo di Città Europea della Cultura.
Una onoreficenza che coinvolge non lo solo La Valletta ma l’intero territorio maltese, Gozo e isole minori comprese.
La più piccola Capitale Europea oggi appare agli occhi di turisti e residenti come un cantiere aperto, in cui, da una parte, si pensa a restaurare monumenti, edifici artistici e storici e, dall’altra, a trasformare o a creare ex novo testimonianze e simboli che possano essere culturalmente compatibili e al passo con la civiltà del nuovo millennio.
L’antico e il moderno si incontrano, amalgamandosi, per raccontare all’Europa e al resto del mondo quell’immenso patrimonio di storia che i maltesi, orgogliosi, conservano gelosamente.
C’è anche un po’ di Italia, la migliore, in questa nuova Malta che ha appena inaugurato il nuovo Palazzo del Parlamento e il totale restyling della City Gate, elaborazione perfettamente riuscita del progetto di Renzo Piano.
Un’opera degna del centro storico di La Valletta, Patrimonio dell’UNESCO, in cui l’acciaio, pur essendo il protagonista, condivide la scena, in perfetta armonia, con l’antica pietra maltese.
Storia ed eleganza moderna di cui La Valletta è testimonial indiscussa, consapevole che il 2018 rappresenterà per lei e l’intera Malta un processo catalizzatore che prevede una rigenerazione della cultura attraverso le sue più diverse e variegate espressioni: arte, danza, musica, teatro, cinema, design e tecnologia.
Il ricco calendario di eventi e manifestazioni offre ampio spazio alla cultura popolare, quella che ha reso Malta un luogo ideale per il turisti ed è proprio a loro che la Capitale Europea della Cultura 2018 riserva la massima attenzione.
E lo dimostra, ad esempio, con la volontà di ridare vita ai 700 metri della quasi dimenticata Strait Street, antica arteria del centro storico di La Valletta, conosciuta come la via più stretta della città (4 metri al massimo di larghezza).
Un’attenta opera di restauro architettonico e urbanistico ha sancito una vera e propria trasformazione di Strait Street riabilitata al ruolo nevralgico di centro di attività del divertimento e della vita culturale urbana, dove hanno già cominciato a trovare ampio spazio numerose attività come mostre d’arte, rappresentazioni di teatro di strada, concerti jazz, eventi notturni, performances e incontri di artisti internazionali.
Il 2018 vedrà Malta trasformarsi in una immensa agorà dove incontrarsi per scambiare e approfondire idee, imparare e, perché no, anche insegnare nuovi e diversi saperi, spaziando tra materie tra loro estremamente diverse, ma unite tra loro da un unico filo conduttore: la cultura.
Sicuramente per Malta e i suoi cittadini è un’eccitante opportunità per sperimentare la propria identità culturale in un nuovo contesto che va oltre i suoi confini territoriali permettendo alle idee, al dialogo, alla creatività e all’innovazione di scorrere e fluire liberamente.
Un evento imperdibile, un allettante richiamo turistico e culturale (di cui chi ha avuto la lungimiranza di comprare casa a Malta non potrà che beneficiare) e un’affascinante sfida che qui a Malta, “una città costruita da gentiluomini per gentiluomini”, si è ormai già pronti per affrontarla al meglio!
Se stai progettando un viaggio a Malta, non partire senza prima leggere i nostri consigli!